In un mondo sempre più tecnologizzato, dove ognuno di noi è in grado di tenere monitorati investimenti e proprietà con un semplice click sul computer, questa tipologia di situazione si verifica ormai con una frequenza davvero minima rispetto al recente passato.
Eppure capita ancora che ci siano abitazioni e residenze che cambiano intestazione per l’intervento di quello che viene comunemente definito passaggio per usucapione.
Stiamo parlando della situazione in cui l’inquilino di un immobile o di un appartamento può rivendicare la legittima proprietà dello stesso nonostante la titolarità registrata presso gli uffici del catasto indichi il nominativo di un altro soggetto. Vediamo quando si può verificare questa congiuntura.
Quanto tempo deve trascorrere per poter usufruire dell’usucapione
Quando un bene mobile o immobile risulta essere stato nella disponibilità di un individuo – per un lasso di tempo che raggiunge almeno i 20 anni – senza che, nel frattempo, sia stata presentata alcuna rivendicazione da parte del legittimo titolare, l’occupante ha il diritto di rivolgersi al tribunale territoriale di competenza per ottenere il riconoscimento della proprietà.
L’utilizzo indisturbato nel tempo da parte dell’inquilino e l’assenza prolungata e continuativa del legittimo intestatario da ogni questione che riguarda il bene in oggetto sono due requisiti fondamentali per potersi intestare una proprietà altrui. Però è bene sapere che non sono le uniche che configurano il verificarsi del passaggio per usocapione.
Quando si verifica l’usucapione?
Occorre infatti anche l’emissione della sentenza da parte del giudice che presiede l’apposita sezione del palazzo di giustizia locale. Solo dopo questo ulteriore passaggio l’inquilino che ha presentato l’istanza può rivendicare a pieno la proprietà del bene di cui ha usufruito (vivendoci, curandolo o comunque interessandosi in prima persona) per oltre 20 anni.
Anche qualora non vi sia l’approvazione esplicita del titolare (requisito non vincolante a causa del suo reiterato disinteressamento), il passaggio per usucapione può sempre avvenire se riconosciuto dalla magistratura competente, che approva il cambio di titolarità secondo le indicazioni stabilite dalla normativa in materia.
FONTE: immobiliare.it