I tassi di interesse sui mutui sono in aumento, soprattutto per quanto riguarda i contratti a tasso fisso. Come spesso abbiamo ricordato, dopo anni di tassi ai minimi era qualcosa che dovevamo aspettarci, ma tra inflazione e venti di guerra il mutuo in aumento è diventato un grattacapo in più. Una possibile soluzione? Il mutuo a rata protetta. Vediamo come funziona insieme a Mauro Baldassin, Ad di Credipass.
Mutuo a rata protetta: cos’è e come funziona
Innanzitutto, che cos’è un mutuo a rata protetta? Il mutuo a rata protetta è un mutuo a tasso variabile che lascia invariata la rata nel tempo. In altre parole, pur essendo un mutuo a tasso variabile, conserva le caratteristiche di un mutuo a tasso fisso, salvo casi particolari.
Come è possibile? Il meccanismo del mutuo a rata protetta agisce sulla durata del tempo di ammortamento, allungandolo in caso di aumento dei tassi di riferimento. Ad esempio, poiché la rata del mutuo continua a dipendere dal tasso Euribor, parametro di riferimento per il calcolo delle rate del mutuo a tasso variabile, se questo aumenta aumenterà anche il periodo di ammortamento del mutuo; in questo modo la rata non diverrà più cara ma resterà uguale, solo il periodo lungo il quale bisognerà rimborsare il mutuo diventerà più lungo. A determinare la durata del periodo di ammortamento sarà il calcolo effettuato periodicamente dalla banca secondo i dati Istat.
Mutuo a rata protetta: i vantaggi
Quali vantaggi ci sono nel sottoscrivere un mutuo a rata protetta? “Il vantaggio principale di sottoscrivere un mutuo a rata protetta sta nel fatto di avere come parametro di riferimento l’indice Euribor, che ancora oggi è sotto la soglia dello zero e che al contrario dei tassi IRS ha subito meno modifiche negli ultimi anni, – risponde Mauro Baldassin, Ad di Credipass. – Con il tasso BCE ancora a quota zero dal 2015, infatti, il mutuo a rata costante rappresenta una valida alternativa sia al mutuo fisso che al mutuo a tasso variabile”.
Avere un mutuo parametrato all’Euribor e allo stesso tempo pagare una rata costante stabilita nel contratto, spiega ancora Baldassin, permette di avere un doppio vantaggio: da una parte si ha la sicurezza di non vedersi aumentare improvvisamente la rata del prestito in seguito ad un eventuale rialzo dei tassi, dall’altra parte si sottoscrive un mutuo sfruttando l’attuale andamento dei tassi Euribor, che come detto navigano stabilmente in territorio negativo.
Mutuo a rata protetta: alternativa ai mutui a tasso fisso?
Con l’aumento costante del tasso di riferimento Eurirs, a cui sono parametrati i mutui a tasso fisso, questa tipologia di mutuo rischia di diventare sempre meno attraente più passa il tempo.
Il mutuo a rata protetta può essere quindi una valida alternativa per sostituire il mutuo a tasso fisso, proteggendo il mutuatario dagli aumenti degli indici di riferimento, che costituiscono il rischio maggiore quando si tratta di mutui a tasso variabile.
A chi conviene il mutuo a rata protetta
Il mutuo a rata protetta è conveniente per i più giovani, che possono fronteggiare un periodo di ammortamento superiore, ma in ogni caso conviene se si vuole evitare di stipulare oggi un mutuo a tasso fisso con rata meno conveniente rispetto a qualche mese fa (anche se, lo ricordiamo, anche quelle attuali restano condizioni fortemente competitive).
Tendenzialmente, l’allungamento del periodo di ammortamento del mutuo a rata protetta, qualora dovesse verificarsi un significativo aumento dei tassi di interesse di riferimento, è di dieci anni; se in questo tempo il debito non è saldato, si attiva un nuovo periodo di ammortamento di ulteriori cinque anni, ma senza più la protezione della rata (quindi, seguendo un normale piano di ammortamento con mutuo a tasso variabile).
Requisiti per richiedere un mutuo a rata protetta
Per richiedere un mutuo a rata protetta occorrono alcuni requisiti, tra cui essere maggiorenni, residenti in Italia, avere un reddito dimostrabile e congruo, avere meno di 80 anni alla scadenza del mutuo, piani di ammortamento compresi tra 10 e 30 anni.
FONTE: idealista.it