FONTE: immobiliare.it
Non è affatto semplice orientarsi tra tutti i Bonus fiscali dedicati alla casa. Quali agevolazioni (e in quali casi) si possono applicare? Come capire se la normativa comprende anche i lavori previsti per la propria abitazione? E quali sono gli ambiti di intervento?
Per fornire un’utile bussola ai cittadini, costretti a orientarsi in quella che spesso sembra una vera e propria giungla normativa, il Consiglio Nazionale del Notariato e le Associazioni dei Consumatori hanno di recente presentato “Immobili e bonus fiscali 2021 – Guida pratica alle agevolazioni fiscali per interventi di rigenerazione del patrimonio immobiliare”. Si tratta di un vademecum focalizzato proprio sui Bonus che riguardano il mondo della casa.
Il documento, che è consultabile e scaricabile gratuitamente da qui, rappresenta una sintesi semplificata di tutte le principali agevolazioni a favore del cittadino. Vediamole in breve.
La guida ai Bonus casa di Notariato e Associazioni dei Consumatori
Va ricordato che la guida ai Bonus fiscali 2021 per la casa è un primo strumento per orientarsi tra le disposizioni in vigore e che ovviamente non può sostituire una consulenza professionale e personalizzata. Il vademecum offre infatti un aiuto iniziale, che non può però prescindere dal coinvolgimento dei professionisti tecnici del settore per valutare la possibilità, nel caso concreto, di beneficiare delle varie agevolazioni fiscali.
Ecco, quindi, quali sono i punti principali della guida.
Bonus edilizio, come funziona
Il Bonus Edilizio riguarda:
- manutenzione ordinaria su parti comuni di edificio residenziale;
- manutenzione straordinaria (restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale e sulle loro pertinenze;
- ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, anche non rientranti tra gli interventi di cui ai due punti precedenti, sempre nel caso in cui sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali anche a proprietà comune;
- eliminazione delle barriere architettoniche attraverso ascensori e montacarichi;
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici, apposizione di grate sulle finestre o relativa sostituzione, porte blindate o rinforzate, per prevenire atti illeciti o furti;
- bonifica dell’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici;
- cablatura degli edifici e per il contenimento dell’inquinamento acustico;
- sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.
Gli interventi ammessi al Bonus edilizio sono necessariamente legati a edifici esistenti e non devono essere finalizzati alla realizzazione di nuove costruzioni (con la sola eccezione di autorimesse o posti auto pertinenziali).
Eco-Bonus, che cosa comprende
Rientrano nell’Eco-Bonus tutti quei lavori che permettano di ottenere risparmi energetici o le installazioni di impianti che usano fonti di energia rinnovabile.
Quindi il Bonus comprende, per esempio, anche l’installazione di un impianto fotovoltaico per far fronte ai bisogni energetici dell’abitazione, cioè per usi domestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici.
Condizione indispensabile per accedere all’agevolazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari o su edifici già esistenti.
Sisma Bonus, che cosa rientra
In questo caso è facile intuire la natura dei lavori contemplati da questa misura fiscale: all’interno del Sisma Bonus rientrano gli interventi di misure antisismiche, e tutte le opere di messa in sicurezza statica.
Una precisazione: se gli interventi riguardano i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.
Il Superbonus al 110%
Sul Superbonus al 110% e sui lavori su cui è possibile applicare questa detrazione fiscale abbiamo già dedicato un ampio approfondimento.
Vista l’ampiezza del tema, anche la guida del Notariato e delle Associazioni dei Consumatori dedica all’agevolazione un trattamento “separato”, visto che si tratta della misura di maggior favore introdotta dal 2020 ma non di portata generale, e cioè limitata solo a determinati interventi e favore solo di specifiche categorie di contribuenti.
Bonus Facciate, quali interventi sono compresi
In questo caso si tratta di una detrazione del 90% per le spese sostenute per interventi di recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti purché ubicati in centri urbani in zone classificate come “centro storico” o “zona di completamento”.
Sono ammessi anche i lavori di sola pulitura o tinteggiatura purché realizzati su edifici esistenti.
Bonus Verde
L’agevolazione, valida fino al 31 dicembre 2021, consiste in una detrazione del 36% delle spese per:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni;
- realizzazione di impianti di irrigazione;
- realizzazione di pozzi;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Bonus acquisto mobili ed elettrodomestici
Anche in questo caso l’agevolazione è valida fino 31 dicembre 2021. In caso di ristrutturazione di un immobile, il Bonus mobili riconosce una detrazione per le ulteriori spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni).
La detrazione si ripartisce in 10 quote annuali di pari importo ed è pari al del 50% delle spese sostenute, per un ammontare complessivo non superiore a 16mila euro.
Bonus idrico
Infine, al termine del 2021 scadrà anche il Bonus idrico, una agevolazione di importo fisso di 1.000 euro per la sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di rubinetteria (compresi soffioni doccia e colonne doccia) a limitazione di flusso d’acqua su edifici esistenti.